Da quel che ho letto SWG nel fare i suoi sondaggi usa un metodo diverso rispetti agli altri sondaggisti. Di solito si usa fare un gran numero di telefonate: è il metodo CATI. Invece SWG usa anche il metodo CAWI: di cosa si tratta? Si parla di interviste via web o via email e quindi riguardano le persone che hanno una certa dimestichezza con la tecnologia.
Alcune forze politiche hanno numeri quasi doppi tra i giovani fino a 35 anni e quindi se l’intervista telefonica CATI non riesce a raggiungere questa tipologia di elettori perché in molte giovani famiglie non c’è il telefono fisso, allora è possibile una sottostima dei partiti molto votati dalla fascia giovanile.
I 21 milioni di utenze telefoniche fisse nascondono famiglie che hanno solo l’ADSL e il cellulare. In più ci sono quelli che il fisso proprio non ce l’hanno.
Questa gente è abbastanza contattabile via web e il campione può essere bilanciato con un sondaggio misto via telefono e via Internet. Questo ha fatto SWG e i risultati sono completamente diversi per alcuni partiti. Diciamo che non seguo molto la politica e i sondaggi ma ho notato che il M5S che è dato intorno al 12% ha in questo sondaggio del 25 gennaio 2013 ben il 17.2%.
Riporto la frase di un blog politico che trovo equilibrato come polisblog del 24 gennaio:
Fatto sta che l’M5S che a ottobre era dato al 17,4%, a novembre mantiene intatto il suo risultato, a dicembre scende al 15,9%. E poi il tracollo: in un solo mese Grillo e i suoi perdono più di tre punti arrivando a gennaio al 12,6%.
Il M5S è molto presente in Rete per cui è abbastanza logico stimare che per telefono fisso non sia raggiungibile e lo sia tramite interviste web. Credo che il discorso sia estendibile a diversi altri partiti che hanno molto del loro elettorato in Rete e non hanno il fisso.
Chi ha ragione?
Non so, lo vedremo alle elezioni. Però faccio notare che variando il metodo per intervistare gli elettori cambiano i risultati e in alcuni casi di molto (12%->17%).