Repubblica.it censura

Repubblica sta diventando il giornale del partito di centro formato dal PD, dai centristi dell’UDC e dalla destra berlusconiana moderata. È quindi immaginabile che gli elementi che sono all’interno di repubblica.it come odifreddi.blogautore.repubblica.it vengano espulsi se non sono espressione di logiche centriste e filovaticane. Odifreddi ha sollevato spesso temi controversi dal suo blog e quindi il direttore Ezio Mauro o chi per lui lo ha censurato ovvero ha cancellato dopo una giornata il suo articolo dal suo blog.

Dopo la trasmissione Report che ha calunniato Antonio Di Pietro dicendo agli italiani che ha 56 case quando invece ne ha tre è evidente che ci sia una azione mediatica per allineare il PD al centro dello schieramento politico e per annullare i voti di chi lo danneggia come l’Italia dei Valori. Nei commenti dei giornali on line  si legge spessissimo che dopo Di Pietro toccherà a Grillo anche se bisogna dire che Grillo pesca i suoi elettori nel bacino della destra berlusconiana.

Comunque sia mi pare giusto pubblicare la goccia che ha fatto traboccare il vaso del Direttore di Repubblica Ezio Mauro e che ha fatto scattare la censura con la sicurezza matematica di vedere il matematico Odifreddi andarsene da Repubblica.it.

Dieci volte peggio dei nazisti

Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasella compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona.

Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.

In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.

Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyahu e i suoi generali?

Piergiorgio Odifreddi
odifreddi.blogautore.repubblica.it

Ringrazio il giornale on-line ilFattoQuotidiano che ha diffuso la notizia e spero che Odifreddi trovi un giornale che sia libero. Invito gli estimatori di Repubblica.it a riconsiderare la loro fiducia in un giornale che censura e che estromette chi non è organico ai piani politici dei dirigenti.

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