Edward Snowden, il quale ha svelato il pedinamento totale dei servizi segreti americani nei confronti di semplici cittadini di tutto il mondo, si trova adesso in un vuoto giuridico, geografico e di cittadinanza. Gli USA hanno invalidato il suo passaporto, ed è perciò costretto a restare nella zona di transito dell’aeroporto di Šeremet’evo in attesa dei documenti di transito da un qualche Paese disposto a concedergli asilo politico. L’Ecuador, dopo aver parlato con l’America, ci ha ripensato. E adesso l’America richiede alla Russia l’estradizione di Edward Snowden. Il suo caso è stato valutato dalla Camera civica russa, la quale ha espresso il suo giudizio, reso noto da Mihail Fedotov, presidente del Consiglio presso il Presidente della Federazione Russa per la promozione della società civile e dei diritti dell’uomo:
Il signor Snowden ha agito nell’interesse della società, e di conseguenza la società ha il dovere di proteggerlo. La prassi della Corte europea dei diritti dell’uomo sottolinea questo stesso obbligo. Vi è anche la Convenzione di Ginevra sui profughi e vi sono le Convenzioni europee a obbligarci a non abbandonare i profughi in nessun caso per tutto il periodo in cui si svolge la valutazione dell’istanza sull’ottenimento dell’asilo politico.
Se Snowden tornerà in America, là lo attenderà o un lungo periodo di reclusione o la pena capitale. L’ex-amministratore di sistema, che ha lavorato nei servizi segreti americani, sapeva a cosa andava incontro rilasciando quella storica intervista al giornale britannico “Guardian”, ed era pronto a immolarsi per i suoi stessi ideali. Adesso tutto il mondo vuole salvare colui che ha lanciato la sfida al “grande fratello”, i servizi d’intellingence degli USA. Su quale possa essere il Paese che possa salvargli la vita, riflette il direttore dell’Istituto di ricerche politiche Sergej Markov:
Vi sono Paesi che non dipendono dagli USA, anzitutto Cuba e Venezuela. Tuttavia, negli ultimi tempi è apparsa la possibilità che Snowden possa ricevere asilo politico in Germania: sarebbe la risposta all’affronto e allo sgarbo di come gli Stati Uniti abbiano spiato la Germania, abbiano trattato con disprezzo una grande potenza economica come se fosse un alleato di terza scelta.
La principale rivista tedesca, “Der Spiegel”, ha scritto che l’America avrebbe spiato di più tra i vari Paesi dell’Unione Europea proprio la Germania: 10 milioni di telefonate e 20 milioni di messaggi dei tedeschi, contro gli 1 o 2 milioni dei francesi. E parliamo solo dei semplici cittadini! Va da sè che abbiano ascoltato anche i discorsi dei maggiori politici dell’Unione Europea. Ha espresso la sua opinione sulle conseguenze delle scandalose rivelazioni di Snowden per le relazioni tra USA ed Europa Pino Arlacchi, deputato dell’Europarlamento per il Partito Democratico italiano:
Si tratta della violazione totale dei diritti dell’uomo, in primo luogo degli europei, ed è anche una grave infrazione della fiducia tra Europa e America. Fino ad ora pensavamo di essere degli amici. Personalmente dubito che le relazioni con l’America si riprendano, almeno finché essa non fermerà il programma di ascolto globale e non rifiuti in linea di principio l’idea che gli USA siano un governo mondiale e i difensori del mondo intero. L’Europa non ha bisogno di essere difesa. Sull’Europa non aleggia la minaccia mondiale del terrorismo. Non abbiamo nessuno da cui doverci difendere! La guerra fredda è finita. Non esiste alcuna minaccia, per la quale sacrificare il diritto fondamentale alla libertà. L’unica minaccia in Europa è attualmente quella della crisi economica e della disoccupazione perennemente in crescita.
I membri della Camera civica russa hanno dato sostegno all’idea di promuovere la candidatura di Edward Snowden al premio Nobel per la pace, poiché questo idealista americano non è solo l’eroe del giorno, ma di un’epoca intera: è infatti grazie a lui che il mondo sta cominciando a liberarsi dalle varie illusioni sugli USA come grande democrazia che protegge i diritti umani, ma che di nascosto li viola anche. Si sono sentite delle proposte anche più radicali: concedere a Snowden il passaporto russo e assumerlo nei servizi d’intelligence russi. D’altra parte, con Gérard Depardieu si era organizzato il tutto molto celermente: scherzi a parte, per adesso Edward Snowden è un eroe mondiale, ma senza casa né patria.
Fonte La Voce della Russia
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